Si svolgerà il 25-26-27 ottobre 2017 presso l’Istituto degli Innocenzi di Firenze il 43° Convegno Nazionale ANMDO intitolato “Rischio clinico e Responsabilità professionale. Obiettivo sicurezza in Ospedale. Responsabilità, strategie e modelli di gestione a confronto”, di cui riportiamo il programma e la scheda di iscrizione e, di seguito, il razionale:
Il presentarsi di un evento inatteso mette in crisi una mente impreparata, ma può essere efficacemente affrontato e risolto da chi osserva la realtà con un approccio rigoroso.
Qual è il rapporto dei professionisti della salute con le conseguenze delle loro azioni? Siamo preparati a riconoscere ed affrontare quegli eventi inaspettati che, più frequentemente di quanto sembri, si verificano nei nostri Ospedali? Quanto è diffusa in Italia la cultura della prevenzione del rischio clinico e quale omogeneità hanno i suoi strumenti di applicazione? Qual è il grado di consapevolezza che, in una organizzazione complessa come quella ospedaliera, l’approccio al problema non può essere individuale, ma di sistema? In quali termini, moralmente e giuridicamente, ancor più alla luce delle recenti novità legislative, siamo responsabili del nostro operato?
A più di venticinque anni dalla pubblicazione delle teorie di J. Reason e a più di quindici dall’uscita del rapporto To Err is Human da parte dell’Institute of Medicine, l’errore viene vissuto ancora troppo di frequente come colpa individuale. Il salto culturale necessario per inquadrarlo in una prospettiva di sistema, superando il blaming e trasformandolo in una risorsa capace di migliorare l’organizzazione, richiede l’acquisizione di una consapevolezza diffusa, possibile attraverso la formazione e il confronto.
È su questi presupposti che l’ANMDO ha scelto di dedicare il suo 43° Congresso Nazionale al tema della sicurezza in Ospedale, con una particolare attenzione al confronto di strategie e modelli di gestione. A questi aspetti si affiancherà una articolata riflessione sulla responsabilità professionale. Essere responsabili per se stessi e per gli altri, in particolare i pazienti, significa tra le altre cose ricercare l’appropriatezza nelle scelte, perseguire il bene dell’assistito evitando comportamenti di tipo difensivo, acquisire un consenso libero e informato perché fondato sull’alleanza reciproca, favorire il lavoro di gruppo e il benessere dell’organizzazione, promuovere trasparenza e accountability.
Rafforzamento della sicurezza e riduzione delle possibilità di errore sono tra le principali conseguenze di azioni responsabili. Inquadrando la gestione del rischio nella giusta cornice del governo clinico, le Direzioni Ospedaliere diventano vere e proprie cabine di regia di un processo articolato e insieme unitario che, se opportunamente gestito, ha ricadute positive su qualità, equità e buon utilizzo delle risorse.
Il superamento di questa sfida richiede l’impegno di tutti, compresi i pazienti, che, in un percorso condiviso, possono essere resi protagonisti del processo assistenziale attraverso la promozione dell’empowerment e la loro trasformazione in risorse del sistema. Da queste considerazioni emerge la necessità di dare più importanza alla formazione e maggior spazio a momenti di incontro, durante i quali confrontare esperienze e modelli operativi, lavorare per limitare le disuguaglianze, promuovere percorsi condivisi. È quello che cerchiamo di fare con questo 43° appuntamento congressuale, che speriamo raccolga il Vostro interesse e che Vi presentiamo nella splendida cornice del capoluogo toscano.
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